#20Giugno “GUARDARE IL NEMICO E VOLERE IL SUO BENE” (Martedì 11a Tempo Ordinario)
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
RIFLESSIONE
Il Vangelo non è affatto rose e fiori di semplicità, ma sfida ed impegno di passione. Guardare negli occhi i propri nemici e non solo amarli, ma pregare per loro. Pregare per loro è più profondo di amarli, significa amarli a lungo, volere per loro il Bene, chiedere per loro Benedizioni. Troppo semplice amare quelli con cui andiamo d’accordo, sorridere chi ha stesse vedute. La sfida è amare gli opposti, coloro che la pensano diversamente e ci sfidano, coloro che non assecondano, che non ci fanno sentire degli dei ma che anzi accendono il peggio di noi. Amare e pregare per loro. Forse il segreto dell’amare i nemici é proprio nel pregare per loro. Prima di rapportarmi al nemico lo penso nel cuore davanti a Dio, e solo davanti a Dio Padre mi rendo conto che noi uomini siamo tutti uguali e fragili e tutti abbiamo bisogno di amore e e tenerezza per guarire, allora di là posso riamare il nemico.