#26Settembre2018 “ADERIRE ALLA STRADA” (Mercoledì 25ma Tempo Ordinario)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,1-6.
E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né bisaccia, né pane, né denaro, né due tuniche per ciascuno.
In qualunque casa entriate, là rimanete e di là poi riprendete il cammino.
Quanto a coloro che non vi accolgono, nell’uscire dalla loro città, scuotete la polvere dai vostri piedi, a testimonianza contro di essi».
Allora essi partirono e giravano di villaggio in villaggio, annunziando dovunque la buona novella e operando guarigioni.
RIFLESSIONE
Occorre aderire alla strada e camminarci sopra con leggerezza.
Questa riflessione mi viene leggendo il Vangelo odierno.
La strada è la vita, la sfida quotidiana in cui siamo chiamati come uomini e come cristiani a lasciare un segno, non da spettatori inutili, ma da protagonisti. Cosa significa “annunciare il regno” e “guarire”. Oggi il mondo è vuoto di annunci, privo di speranza, malato di brutte notizie. Occorrono rivoluzionari capaci di innescare nuovi processi.
Gesù da lo stile: senza bastone, bisaccia, pane, denaro. Cioè senza fronzoli, ma nella dura realtà e verità. Aderendo alla strada a piedi nudi, toccandola, immischiandoci nella storia sporcandoci di umanità. Camminarci sopra con leggerezza, senza legami con idee e compromessi, solo nel cuore la rivoluzione dell’amore di Cristo che può far costruire nuove società e nuove speranze, nuovi stili, nuovi processi di vita.
Noi siamo chiamati a ciò. Quanti impedimenti mettiamo invece bloccando questa potenza di Cristo che vuole passare da noi?