#18Ottobre2018 “ABITARE DA PELLEGRINI” – (Giovedì 28ma Tempo Ordinario/ San Luca Evangelista)

pellegrino

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,1-9.

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».

RIFLESSIONE
Abitanti del mondo, da pellegrini. Che bella sfida ci chiede il Vangelo. In realtà è una grande libertà, è un modo diverso di vivere, di stare nel mondo e nella storia.
Che significa da pellegrini? Lo dice Gesù quando parla di non portare ne bisaccia, ne sandali, di dare pacea tutti ma non fossilizzarsi nella tensione con chi non la dà.
Che bello il Vangelo. Si può dire #questaParolaMiPiace.
Sono nel mondo per annunciare il Vangelo, la Buona Notizia, la rivoluzione della Civiltà dell’Amore per questa società, ma non mi lascio scalfire da nulla, perchè io sono oltre, il mio cuore, i miei pensieri sono oltre il mondo, sono collegati a Colui che tutto a creato e guarda oltre, nel globale.
la nostra visuale umana troppo spessop ci fa fossilizzare, ci crea enorme frustrazione.
Senza sandali, ne bisaccia: senza legami con cose troppo effimere, ma capaci di sporcarci i piedi con la storia e non avere molto certezze ma cercare con gli altri.
Entrando e dando pace: perchè siamo portatori di una nuova pace, di una rivoluzione che deve ridare bellezza e serenità ai cuori.
Andando oltre: perchè nulla deve tenerci legati, nulla deve avere possesso sul nostro cuore, sempre libero, sempre pronto a muoversi ed amare ancora, donarsi ancora, sperare ancora.

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