#14Novembre2018 “LA STRADA È LUOGO DI DIO” (Mercoledì 32ma #TempoOrdinario)
A cura del prof. Massimiliano Arena
Ieri parlavamo del guadagno dei seguaci di Cristo, un guadagno senza guadagno.
Oggi Gesù rimprovera alcuni lebbrosi guariti di non aver ringraziato.
Questione di galateo? No, questione di amore. Se non ringrazi per l’amore ricevuto non puoi amare, se non ti accorgi della gratuità avuta da Dio non puoi amare gratuitamente altri.
E noi ringraziamo? Dio si fa presente tante volte in noi e spesso ne c’è ne accorgiamo, ne lo ringraziamo.
La strada, non chiese, diventano il luogo di Dio. Egli sbaglia strada, allunga il percorso, per incrociare questi lebbrosi.
Ci accorgiamo di quante volte Dio ha incrociato la nostra strada? Quante carezze inaspettate ci ha fatto attraverso eventi, incontri improvvisi?
Ringraziamo? Solo se sappiamo ringraziare saremo poi noi capaci di stare sulla strada e diventare noi segno di amore per altri.
Ecco il testo del Vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,11-19.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza,
alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!».
Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce;
e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?
Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse:
«Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!».