#29Gennaio2019 “LA PAROLA CREA NUOVA FRATERNITÀ” (Martedì 3a #TempoOrdinario)
A cura del prof. Massimiliano Arena
Ieri abbiamo parlato del costruire dentro la spirituale del bene per sconfiggere il male.
Oggi rispondiamo alla domanda del “da dove attingiamo questa forza necessaria per costruire il bene?”
Dalla Parola di Dio. Gesù arriva a dire una cosa molto dura, quasi senza affetto, ma che dice qualcosa di più del semplice affetto: l’appartenenza.
Per Gesù non sono fratelli e sorelle, madre quelli fisici, ma chi ascolta, vive e mette in pratica la Parola. Ed è oggi una realtà attualissima e necessaria.
È la Parola che ci unisce sotto un unico Padre e ci fa fratelli. Al contrario saranno un branco di lupi che si sbranano a vicenda come diceva un filosofo del passato (“homo hominis lupus” – Hobbes riprendendo Plauto).
Ciò non significa ignorare i rapporti di sangue, ma stabilire priorità e fonti. La fonte dell’amore è nella Parola, in Dio, da cui si genera amore ai fratelli ed in questi fratelli poi riconosco la priorità di chi mi è di sangue, ma senza origine nella Parola chiunque, anche quelli di sangue, mi saranno nemici.
Ecco il testo del Vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 3,31-35.
Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».