#19Febbraio2019 “LIEVITO CHE CRESCE BENE E LIEVITO CHE CRESCE MALE” (Martedì 6a #TempoOrdinario)
A cura del prof Massimiliano Arena
Gesù comincia con mettere in guardia dal lievito di farisei e di Erode. Che significa?
Poi davanti al timore di restare senza mangiare dei discepoli chiede di ricordare la moltiplicazione dei pani.
Dice “non avete ancora capito?”. E noi?
Gesù è capace di far lievitare il poco che siamo, mettere lievito positivo in ciò che siamo, per moltiplicare. Le dodici ceste portate via sono l’amore che i dodici apostoli hanno portato per tutto il mondo.
Gesù ci nutre del Suo Amore perché non ci manchi la forza. Amore che dobbiamo diffondere e non tenere per noi, Amore che ci avvolge nelle nostre fragilità e le ricrea, cura, rinnova.
Il lievito dei farisei non fa crescere amore, ma solo immagine di sé nel crescere di belle apparenze di cose da fare.
Il lievito di Erode non fa crescere amore, ma solo inganno per far crescere potere.
Il lievito dell’amore di Dio ci fa crescere nella semplicità e nella verità.
Ecco il testo del Vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 8,14-21.
Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!».
E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane».
Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito?
Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate,
quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici».
«E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette».
E disse loro: «Non capite ancora?»