#5Marzo2019 “PERCENTUALI DI FELICITÀ” (Martedì 8a #TempoOrdinario)
Si crede spesso che mettere Dio come priorità della propria vita sia in qualche modo privarsi di una percentuale di felicità o meglio ancora di libertà.
Il problema è duplice. Occorre capire innanzitutto cosa sono libertà e felicità e se tra esse c’è relazione.
📍 #Liberta’ – Può essere non avere nessuno che mi dice nulla? Nessun confronto? Nessuna “regola”… Oppure avere la profonda capacità di fare bene e fare il bene senza che nessuno mi dia regole ma solo perché ho capito con la mia intelligenza che alcune cose sono un valore aggiunto, cioè mi rendono migliore?
📍 #Felicita’ – È la spensieratezza di fare le cose così come voglio, come mi vengono o la capacità di riflettere e mettere in atto tutta la mia i intelligenza, saggezza, per fare le cose al meglio? Con stupore a me stesso che mi realizza nell’aver fatto qualcosa di veramente buono?
In quest’ottica Dio può diventare priorità perché in Lui posso trovare gli spunti, la luce per quei valori aggiunti che mi portano a realizzare cose belle, frutto della mia intelligenza in libertà e verità, con realizzazione.
Perché la priorità di Dio è rendermi migliore e felice e mi ama e segue anche quando sono ottuso, ostinato e triste per mia colpa.
Ecco il testo del Vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,28-31.
Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo,
che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.
E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi