#09Maggio2019 “QUESTIONE DI ASSIMILAZIONE” (Giovedì 3a di Pasqua)
A cura del prof. Massimiliano Arena
La fede è questione di assimilazione, non resta nei concetti, nelle idee, non sarebbe fondamentale per la vita. È assimilazione, qualcosa che deve entrare come il pane, nutrimento base e necessario (almeno nella tradizione).
Che significa assimilare? Cosa bisogna assimilare?
Assimilare significa far sì che diventi parte di me, fonte di energia per i movimenti. Quando ci diciamo credenti le nostre azioni poi sono da credenti? O il privato resta privato dove posso arrangiarmi meglio?
È Cristo che va assimilato. Lui dice che è Lui il pane, quindi una persona, una relazione.
È Cristo che deve diventare confronto per le mie scelte. Chiedermi cosa avrebbe fatto lui? Cosa ha detto? Su cosa ha preso posizione.
Ecco il testo del vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,44-51.
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.
Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.
In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita.
I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti;
questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».