#09Marzo2020 “NUOVA MEDICINA DA RISCOPRIRE: LA MISERICORDIA” (Lunedì 2a di Quaresima)

Questa Quaresima insolita, ma forse la più vera che mai, può aiutarci a scoprire una dimensione dimenticata: tenerezza e misericordia.

Gesù in questo Vangelo chiede di perdonare, di usare misericordia (cuore semplice) perché Dio la usa con noi. Dovremmo perdonare le fragilità altrui perché noi siamo i primi fragili.

Cosa ci sta insegnando questa situazione che viviamo di emergenza sanitaria se non che siamo tutti fragili?

Dobbiamo riscoprire allora una nuova medicina: tenerezza e misericordia. Non ci si può abbracciare, stringere la mano. Ma possiamo cartamente chiamare, sorridere, parlare, magari con le persone con cui abbiamo da tempo attriti. Alla luce della precarietà che vediamo in giro capiamo che mille nostre fisime sono relative e dobbiamo recuperare amore, tenerezza e misericordia per non essere soli, ma solidali.

Leggi qui il testo del vangelo

Lc 6,36-38 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

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