#26Marzo2020 “TRA FEDE, TUTTOLOGIA E CARTOMANTI” (Giovedì 4a di Quaresima)

In questi giorni si grida spesso alla fine del mondo. Molti richiamano a tempi e segni di terremoti e pestilenze per evocare fine terribile. Tutto tuttologi, laureati in ogni sapienza su google, pronti a condividere ogni cosa con maniacale compulsione.
Gesù ci dice che nella Parola troviamo tutta la rivelazione di Lui e del Padre. E questa l’abbiamo da secoli, c’è già tutto. Non abbiamo bisogno di altre teorie, spesso miste a magia e veggenze.
La Parola ci libera da un ansia: non sappiamo quanto sarà la fine, quindi inutile rompersi la testa. Ma ci impone una responsabilità: vivere il tempo con Amore secondo il Vangelo, secondo ciò che ha insegnato Gesù.
Allora smettiamola di alimentare ansie su teorie non fondante e spendiamo tempo ed energie per amare, interrogarci dentro, costruire bellezze alla luce di certezze che abbiamo, dal Vangelo.
Leggi qui il testo del vangelo
Gv 5,31-47
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole