#03Maggio2020 “PRENDERSI CURA” – Riflessioni varie sulla 4 Domenica di Pasqua/A (Scritte e Video in dialogo con Paolo Curtaz)
Buona Domenica 🙂🙂🙂
Oggi Domenica del Buon Pastore.
La domanda è forte! Ma Dio si prende ancora cura di noi? Possiamo ancora dirlo in questo periodo? Che senso ha il dolore.
Cristo si prende cura di noi, non come noi ci aspettiamo, ma lo fa, aiutandoci a porre attenzione a ciò che mettiamo “dentro di noi”, nel recinto del gregge. Molto del dolore che viviamo è frutto spesso della nostra fragilità, altre volte del nostro essere cattivi, altre volte dei nostri capricci inutili. Altre volte, poche, di un dolore “innocente”. Cristo ci aiuta a fare discernimento in mezzo a questo e ci dona la sua tenerezza.
== In merito se vuoi vedi il dialogo tra me Paolo Curtaz su youtube
Ma noi abbiamo anche la responsabilità di prenderci cura degli altri. Essere comunità (essere gregge) richiede amore gli uni gli altri, anche con sofferenza. Spesso occorre anche portare i segni di questo Amore come Cristo. E non sono segni quelli che fanno sul viso del personale sanitario stremato dal tanto lavoro? Non sono segni le tante ore di stanchezza di volontari Caritas e Associazioni? Non sono segni la fatica di tanti docenti? Non sono segni la fragilità di tanti genitori nel tenere con amore i figli in questo momento di impazzimento? Non sono segni la fatica di tanti che cercando in ogni modo di aiutare materialmente e psicologicamente? Tutti siamo del gregge, tutti dobbiamo prenderci cura gli uni degli altri.
= In merito se vuoi vedi un video di mia riflessione sulle due letture di oggi qui
Di seguito i testi di oggi
Dal Vangelo di Giovanni 10,1-10
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Dagli Atti degli Apostoli 2,14.36-41
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.
Dalla Prima Lettera di Pietro 2,20b-25
Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, perché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime.