#05Luglio2020 “LO STILE DELL’ASINO, CONTRO L’ANSIA DELLA PERFEZIONE DI SE STESSI”

(1Lettura) – Gesù sceglie un asino al posto di un cavallo. E’ lo stile dell’asino che anche noi dovremmo attuare nella nostra vita personale, nella vita quotidiana, in quella della Comunità Cristiana, nella Società Civile in cui viviamo. Che significa lo stile dell’asino? Spegnere un pò i riflettori su noi stessi e capire che non siamo il centro di tutto, ma lavoratori con altri del Bene Comune, un pezzettino al servizio del tutto.
(2 Lettura) – Spesso siamo invece schiavi dell’egoismo, frutto della carne. L’egoismo è il vero problema dell’uomo, credersi sempre unici e che tutto sia intorno a noi, per noi. Anche con un pizzico di ansia di perfezione, ansia perchè pur volendo essere perfetti ci scontriamo con la nostra fragilità.
(Vangelo) – Gesù viene in aiuto alla nostra debolezza, ci riempie del suo Amore, ci libera dalla fragilità, ci ricorda che solo disponendoci ad essere umili possiamo sentire la voce di Dio, dell’Amore che ci fa diventare amore per altri. Dobbiamo tornare alla semplicità, oltre ogni alta idea di noi stessi e delle cose.
Qui il video di approfondimento sul solo testo del Vangelo (15 minuti)
Qui il video di riflessioni pratiche su tutte e tre le letture (10 minuti)
Qui il testo delle letture
Zc 9,9-10
Così dice il Signore: «Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina. Farà sparire il carro da guerra da Èfraim e il cavallo da Gerusalemme, l’arco di guerra sarà spezzato, annuncerà la pace alle nazioni, il suo dominio sarà da mare a mare e dal Fiume fino ai confini della terra».
Rm 8,9.11-13
Fratelli, voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.
Mt 11,25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».