#11Luglio2020 “UNO STILE DA ATTUALIZZARE” (San Benedetto) Commento video e scritto

Ecco il video commento
Un testo del Vangelo difficile da capire quello di oggi. Viene chiesto di lasciare tutto e viene specificato cosa: case, affetti, beni. Ma come si fa? Relazioni costruite con fatica in anni, responsabilità da vivere, case e beni ottenuti con vita di sacrifici. Cosa ci chiedi Signore?
Il tutto va contestualizzato. Oggi è la festa del padre del Monachesimo, San Benedetto. Chi sceglie una vita monastica, religiosa, lascia tutto per seguire la via di Dio, dedicarsi alla preghiera ed alla vita di amore per i fratelli, la vita comunitaria di un monastero.
Il principio che c’è dietro non è di privazione ma di libertà, lasciare tutto non tanto per essere liberi “da” ma per essere libere “per” vivere un amore totale.
E a noi laici? Il monachesimo può insegnarci due cose: distacco dalle cose e ritmo della preghiera.
Le cose che viviamo, anche i beni che abbiamo, spesso sono motivo di agitazioni, frustrazioni, assorbimento di energie. Occorre vivere un distacco di libertà. Lasciando tutto? Ovviamente no per dei laici, ma imparando a viverli con distacco. Come si fa? Qui entra in gioco il “ritmo della preghiera” di cui i monaci sono maestri (le ore durante il giorno in cui recitare il breviario).
La preghiera ci aiuta a dare un senso diverso alle cose. Ma come pregare se non ho il tempo in mezzo alle mille cose? La preghiera può anche non essere di parole, riti, gesti, ma anche di fare le cose con cuore e amore. Vivo il mio lavoro, la mia famiglia con amore, riempio di amore tutto ciò che faccio chiedendo a Dio di aiutarmi a staccarmi. Posso riempirle di amore se le guardo da staccato, lasciandomi liberare dalla rete dell’affanno che quella cosa contiene. Un distacco di libertà che il respiro della preghiera, il pensiero di farle in nome di Dio, può aiutare.
E’ un processo di vita spirituale che si impara nel tempo. Un consiglio: ogni tanto fatela la visita ad un monastero, oppure “scappate” in un posto di natura, dove restare anche da soli mezz’ora con voi stessi, non abbiate paura di stare da soli, è un ritmo che salva la vita.
Ecco il testo del Vangelo
Mt 19,27-29
In quel tempo, Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».