#25Settembre2020 “IL TEMPO E LE DOMANDE” (Venerdì 25ma Tempo Ordinario

Siamo molto abituati al tutto e subito, ad avere le cose nell’immediato e troppo spesso ci stanchiamo presto delle cose, persone, situazioni e le cestiniamo. È la società della fretta e dell’usa e getta che coinvolge cose, persone, situazioni.
La fede ha bisogno di tempo, quel tempo che nella Bibbia è tanto discusso. Un tempo che non è l’orologio che corre, ma il come hai vissuto questa o quella cosa.
Occorre farsi sempre delle domande per capire come abbiamo vissuto una situazione, una relazione e cosa può lasciarci dentro, cosa abbiamo lasciato noi. Occorre tempo non cronologico, che scorre, ma tempo come attesa, riflessione, tempo a sé stessi per maturare senza usare e gettare e senza usarsi e gettare. Gesù fa chiare domande per capire come hanno investito il tempo con Lui. Se sono diventati già credenti e discepoli o sono ancora seguaci solo curiosi. Ogni cosa ha il suo tempo, ma maturiamo e cresciamo bene solo se non smettiamo di farci delle domande sempre.
Ecco i testi di oggi
Lc 9,18-22
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno
Qo 3,1-11 Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine.