#24Novembre2020 “NON SMETTERE DI AMARE E VIVERE BELLEZZE PER L’ANSIA” (Martedì 34ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena

Ecco il video commento dalla rubrica serale #ApriIlFuocoDelVangelo

https://m.facebook.com/VangeloSocial/videos/131399578493872/

Il Vangelo di oggi ci parla di ansia, di un’ansia particolare, quella che ti prende quando credi che tutto sia ormai spacciato ed irrisolvibile. Gesù parla con linguaggio “apocalittico”, parla di fine del mondo e di segni ed eventi alquanto catastrofici che accompagneranno ciò.

Spesso anche noi diciamo “sta arrivando la fine del mondo” davanti alle vicende che il mondo vive. Lo abbiamo detto delle guerre, lo abbiamo detto dei terremoti, del terrorismo, ora più che mai lo diciamo del Covid.

Ma Gesù pronuncia una frase “Dovranno accadere queste cose ma non è subito la fine”. Si, perchè in realtà nessuno sa il tempo e l’ora. E’ come se Gesù stesse dicendo di non perdere tempo, di non lasciarsi impaurire, di non lasciarsi schiacciare dall’ansia, perdendo di vista il necessario: amare e vivere bellezze.

Si, la vita è un dono da vivere, cogliere, costruire e donare. La vita divina che è in noi, la presenza di Dio che è in noi, ci fa vivere una vita di Amore che non possiamo arrestare davanti alle situazioni negative, anzi dobbiamo aumentare per dimostrare a noi stessi, a Dio, a tutti, che crediamo in ciò.

E’ la sfida di noi cristiani: perderci nell’inoperosa ansia del dubbio, oppure vivere il tempo nella certezza della fede che diventa operosità di amore?

Anche la prima lettura dell’Apocalisse parla di mietitura. Dio verrà e ci troverà persi nell’ansia del dubbio, o nella fede operosa che diventa amore?

Ecco il testo delle letture

VANGELO Lc 21,5-11
 
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
 
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
 
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

PRIMA LETTURA Ap 14,14-19
 
Io, Giovanni, vidi: ecco una nube bianca, e sulla nube stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo: aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce affilata.
 
Un altro angelo uscì dal tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube: «Getta la tua falce e mieti; è giunta l’ora di mietere, perché la messe della terra è matura». Allora colui che era seduto sulla nube lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.
 
Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, tenendo anch’egli una falce affilata. Un altro angelo, che ha potere sul fuoco, venne dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce affilata: «Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature». L’angelo lanciò la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e rovesciò l’uva nel grande tino dell’ira di Dio.

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