#04Dicembre2020 “SVEGLIARSI È RICONOSCERSI BISOGNOSI DI DIO” (Venerdì 1a di #Avvento)

A cura di Massimiliano Arena
Qui il video commento dalla rubrica serale #ApriIlFuocoDelVangelo
In una semplice frase il cieco ammette due immense verità: essere fragile e peccatore, avere biosgno di Dio.
Quando dice “Gesù Figlio di Davide” ammette la verità che ha davanti, riconosce Dio.
Quando dice “abbi pietà di me” presenta la sua umanità.
Ma il particolare rilevante è che è un cieco.
Questo tempo rischia di renderci ciechi, incapaci di dare un senso, un volto, delle forme esatte alle cose.
Il nostro sentirci grandi come uomini è stato attaccato e messo in discussione, tutto fragile, tutto relativo.
In questo momento per rimettere ordine occorre queste due verità.
Ammettere di non bastare a sé stessi e di essere fragili, limitati.
Ammettere che Dio è fonte di novità, guarigione.
Ammettere di aver biosgno di altri per il mondo è umiliazione, per noi è guarigione. Se l’altro è Dio è recupero per la capacità di guardare e valutare le cose.
Ecco i testi delle letture
Mt 9,27-31
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
Is 29,17-24
Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”».