#17Dicembre2020 “LA MIA IMPERFEZIONE È LA CULLA DI DIO” (1 di Novena di Natale)

A cura di Massimiliano Arena
Apparentemente freddo ed inutile il testo del Vangelo di oggi. Ma contiene una profonda verità: Dio si incarna nelle nostre storie imperfette e povere.
In albero genealogico che presenta il passato della storia di Gesù. La famosa stirpe regale di Davide ma che in diversi punti non presenta molta regalità intesa come dignità, nobiltà d’animo. Anzi vi sono presenti assassini, ladri, prostitute.
Gesù si incarna in un contesto storico ed umano imperfetto, ogni storia umana imperfetta ora riceva la presenza viva di Dio.
La mia storia imperfetta, la tua storia imperfetta, sono il luogo da cui Dio ha deciso di cominciare ad incarnare l’amore. Fai fioriere questa certezza tra le tue imperfezioni e diventa amore.
Ecco il testo del Vangelo
Mt 1,18-24 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa