#20Dicembre2020 “UN NATALE ED UN DIO FUORI DAGLI SCHEMI” (Quarta Domenica di Avvento/B)

A cura di Massimiliano Arena

Conosciutissimo il testo del Vangelo di questa Domenica, il best seller della cristianità. Eppure nasconde sempre cose nuove, sempre nuove bellezze.

Ci stiamo dicendo in più salse che questo Natale sarà un natale diverso, fuori dagli schemi? Ma quali schemi? Quelli che noi ci siamo fissati intorno al Natale, che debba essere questo o quello, essere fatto di cene, parenti, amici, tavolate, luci. Precisiamo: tutte cose bellissime e preziose, ma chi dice che il Natale è cosi? Uno schema, una convenzione? Quest’anno siamo chiamati ad andare oltre.

Forse Maria è il personaggio che più può aiutarci ad andare oltre gli schemi del Natale per vivere un Natale più vero, autentico, originale. Lei che è andate oltre gli schemi, lei che per obbedire a Dio a disobbedito a Dio.

No, non è un gioco di parole, lei per obbedire al nuovo Dio, il Dio di Gesù Cristo, il Dio dell’Amore Nuovo che voleva farsi carne in lei ha disobbedito al Dio della legge.

Poca poesia intorno a questo evento, Maria accettato questa proposta impossibile dell’Angelo avrebbe rischiato ripudio e morte. La posto in gioco era alta secondo la legge, la tradizione giudaica Giuseppe poteva mandarla via e farla lapidare. E Maria era una ebrea osservante, mai avrebbe tradito la sua legge.

Eppure lo fa, si lascia sconvolgere da questo Dio dell’Amore, Dio carico di novità, il Dio che non è più lontano, non è più tradizioni, riti, ma è incontro, Amore, Gioia.

Maria più che mai può aiutarci a cogliere questo Natale come novità, fuori dagli schemi classici, fuori dalle idee sul Natale che spesso hanno privato il Natale del Natale, cioè della sua vera essenza.

Non un tempo di smarrimento, di tristezze, ma un tempo nuovo da scoprire, da dedicare a se stessi, al riposo, alla preghiera, alla lettura dei testi dei vangeli dell’Infanzia magari accompagnati da qualche riflessione che possiamo trovare su internet. Provare a farci vicini ad amici, parenti, anche coloro che non avremmo mai sentito nel solito Natale con un messaggio, una chiamata, una videochiamata.

Lasciamoci rompere gli schemi del Natale, rompiamo gli schemi di un Dio impacchettato. Maria ci è maestra.

Qui il video di approfondimento se vuoi

Qui il testo del Vangelo

Lc 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

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