#01Gennaio2020 “CIBO PER UN NUOVO CAMMINO” (Madre di Dio)

A cura di Massimiliano Arena

Dedicati 8 minuti per vedere questo video, 8 minuti per te e Dio ad inizio di questo anno

Se vuoi approfondisci la lettura

Un nuovo anno è un nuovo cammino.
Il 2020 ci ha insegnato che i cammini
possono essere imprevedibili.
Come prepararsi al cammino?
Con un cibo necessario.
Da quale cibo prendiamo forza?

Io l’ho trovato e lo condivido con te.

Il Vangelo di questa giornata ci indica Gesù “nella mangiatoia”. Egli si presenta a noi come cibo, forza, fonte.

A presentarlo è una Madre. Che bella questa immagine di Maria come madre della Chiesa. Una madre può mai dare qualcosa di negativo ai figli? Essa ci indica (il titolo di Odeghitria significa Colei che indica) Gesù, suo figlio, nella mangiatoia, come cibo.

I pastori vanno via “benedicendo e lodando Dio”, loro che avevano una vita condannata, impura, socialmente messi da parte.

Questo cibo da dignità, ci ridona libertà, da schiavi ci fa figli come sentiremo nella seconda lettura.

Questo cibo ci è benedizione quando non saremo capaci di dire più nulla di bene sulla nostra vita, è custodia e protezione quando ci perderemo nelle nostre vie non dignitose, è volto di pace di Dio su noi quando non avremo nemmeno il coraggio di guardarci allo specchio per la vergogna. Così lo indica la prima lettura.

Ecco i testi

VANGELO Lc 2,16-21

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo

PRIMA LETTURA – Nm 6, 22-27

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

SECONDA LETTURA Gal 4,4-7

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

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