#07Gennaio2020 “APRI IL CUORE LA TUA CURA E’ QUI”

a cura di Massimiliano Arena
Una scena successiva al Battesimo di Gesù, che precede tutto il periodo della predicazione di Gesù.
Anche qui come spesso accadde Gesù da compimento a delle profezie, per tornare questa volta ad una quotidianità.
Al centro due aspetti: una richiesta di Gesù, una richiesta del popolo.
La richiesta di Gesù è richiesta di conversione che significa cambiamento di rotta, di visione. Gesù ci chiede di aprire il cuore.
La richiesta del popolo è richiesta di guarigione dalle proprie malattie. Pesi di male, malattie che rallentano il cammino.
Nella ripresa della quotidianità post festività, una quotidianità in pandemia che sarà più pesante delle festività in pandemia, col rischio di monotonia e chiusure, allora occorre lasciarsi curare il cuore.
Apriamo il cuore Gesù è qui egli è cura dei nostri desideri, delle nostre paure, delle nostre speranze.
Egli che ha vissuto 30 anni di silenzio e quotidianità ci aiuti a curare la nostra quotidianità.
Qui il testo del Vangelo
Mt 4,12-17.23-25
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:
«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.