#22Gennaio2021 “COMUNITA’ IN CAMMINO TRA ALTI E BASSI” (Venerdì 2a Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Famosissimo questo testo del Vangelo che ci presenta la chiamata dei dodici. Ci sono alcuni elementi fondamentali che ci dicono alcuni pilastri su cui si basa l’essere comunità cristiana, ma che forse possono illuminare anche l’essere comunità in genere.
Gesù sale in alto dopo la preghiera: Il testo precedentemente ci dice che stava pregando. Gesù prega prima di chiamare. Gesù ci ha pensato nella sua preghiera, ci pensa continuamente. Gesù pensa al nostro progetto nel suo progetto. Ogni progetto ha bisogno di seria preghiera. Ogni progetto necessita di seria riflessione su solide basi.
Gesù chiama per nome, nella storia di ciascuno: Il nome nella Bibbia è l’essenza della persona, per alcuni vi anche un secondo nome come nomignolo. Gesù ci interpella nella nostra storia. Nessun progetto sarà realizzabile in cui siamo presenti se non siamo riconciliati con la nostra storia, la nostra essenza, il nostro passato.
Gesù chiama anche se sai che stai sbagliando, ma ti devi fidare: Gesù non si ferma a chiamare anche Giuda, che sa che lo tradirà, ma vuole offrirgli l’occasione di cambiare, di sentire nuovo amore, nuova motivazione, nello stare insieme. Difatti li chiama perchè “stessero con Lui”. Cerca relazione, comunità, in cui chiunque può cambiare. Puoi cambiare se ti fidi degli altri, se ti apri al bene condiviso, al bene comune.
Gesù chiama sempre una Comunità: Non esistono efficaci esperienze solitarie. I soli spesso rischiano di perdersi in autoreferenzialità, egoismi, protagonisti, manie di perfezione. La comunità è il primo luogo di dannazione e perfezione.
Lasciati chiamare nella tua storia a camminare nuovamente. Lasciati chiamare a non camminare da solo, ma in Comunità. Lasciati chiamare ad una nuova sfida, dove l’io lascia spazio al noi.
Mc 3,13-19
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.