#29Gennaio2021 RICERCA LA BELLEZZA NELLE PICCOLE COSE (Venerdì 3a Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Le piccole cose contengono al loro interno spesso le più grandi preziosità, e non è una frase fatta.
Nel Vangelo Gesù spesso si parla di piccolezza, di vedere le cose piccole come preziose, come presenza di Dio. Egli ha sempre scelto le cose piccole, le persone piccole, umili, con cuore piccolo, povero, umile. La stessa Maria è chiama “tapina” nel magnificat, colei che canta di gioia per Dio che non si vergogna e non di dimentica della sua piccolezza.
Allora Gesù presenta un Regno di Dio che si presenta nella piccolezza. Cosa è il Regno di Dio?
Il Regno di Dio è Cristo stesso, è la sua presenza che ci chiede poi di stabilire un ordine nuovo delle cose, in un Regno fatto di azioni, scelte, relazioni, che siano cariche di Amore, perchè cariche di Dio.
Gesù dice che è simile ad un seme che in un terreno oltre ciò che fa l’uomo esso cresce, perchè anche se piccolo confronto al terreno, crescere unendosi al terreno è la sua natura.
Gesù dice che è simile ad granello di senape, che pur se piccolo, il più piccolo, può far crescere un albero grande dove uomini e animali (presente nella natura, creature di Dio) possono trovare riparo e riposo.
Dio ci consola. Se vuoi costruire una bellezza nuova nel mondo non temere di avere poco e non cercare cose grandi. Cerca Dio nelle piccole cose, usa le tue piccole cose e da comincia a costruire un nuovo ordine, un nuovo riparo per te e i tuoi fratelli. Cristo sarà presente in ogni piccola cosa che metterai in questo progetto e la trasformerà in amore.
Ecco il testo del Vangelo
Mc 4,26-34
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura».
Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.