#30Marzo2021 “ASCOLTATI NELLA TUA VERITA’ PER NON TRADIRTI ” (Martedì Santo)

A cura di Massimiliano Arena
La scena è quella del Tradimento di Giuda, il personaggio più condannato ed accusato dei Vangeli. Proprio a Gesù dovevi tradire, proprio Lui che ha amato con tutto se stesso. Che coraggio Giuda.
Eppure forse il povero Giuda ha la stessa sorte del caro Tommaso. Si prende una colpa che poteva essere di tutti, in realtà è di tutti. Anche Pietro non è stato un grande traditore, eppure lo ha rinnegato. Anche gli altri dove erano sotto la Croce nel momento di più grande dolore del maestro amato? Erano spariti.
Giuda forse ha avuto solo il coraggio di essere più schietto e più vero, cedendo alla tentazione del potere.
Non soffermerei l’attenzione quindi tanto sulla colpa del suo tradimento ma su una presa di consapevolezza: i tradimenti spesso avvengono per mancanza di verità profonda, di intenzione profonda nel fare ciò che si sta facendo che crea quindi debolezza, fragilità.
Lo sappiamo dai rapporti umani, spesso ciò avviene perchè ciò che si è costruito in cuore non era pienezza, totalità, intenzione piena. Ma qui parliamo di qualcosa di ancora più profondo, che non può essere paragonato ed abbassato ai nostri umani tradimenti: il tradimento a Cristo.
Spesso tradiamo Cristo, cioè la Verità che vuole rivelare in noi, perchè ci autoconvinciamo che ciò che stiamo facendo sia giusto, ne abbiamo anche un apparente guadagno. Ma in realtà distruggendo al Verità in noi stiamo distruggendo noi stessi.
Gesù è li che offre ancora a Giuda la possibilità di cambiare la storia. Gesù oggi offre a noi, smarriti nelle nostre convinzioni, ancora una volta la possibilità di sentirci amati da Lui, nonostante tutto, per cambiare ancora la nostra storia, dare sterzate senza paura. Facciamo silenzio, incontriamo lo sguardo di Amore di Cristo in questa Settimana Santa.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».