#13Aprile2021 – MERAVIGLIATI DI DOVE TI PORTERA’ LA TUA RINASCITA – (Martedì 2a Di Pasqua)

A cura di Massimiliano Arena
Continuiamo per oggi e domani a leggere ancora a tratti il meraviglioso dialogo con Nicodemo. Abbiamo parlato ieri di rinascita, oggi capiamo cosa spesso facciamo davanti ai germogli ed attimi di rinascita.
Siamo nel Tempo Pasquale e la liturgia continua a parlarci di cambiamento, novità, luce, rinascita.
Nicodemo, uomo di questa ricerca di novità, che vuole passare dal buio alla luce, ci fa ancora compagnia, ieri, oggi, domani. Un brano intenso che merita di essere pregato e meditato lentamente.
Nicodemo si chiede ancora come è possibile, ancora la sua piccola ragione, la chiusura nelle sue abitudini, nella sua difesa, non gli permette di capire che ci sono novità più grandi, di non avere paura.
Gesù lo elogia, parla della sua saggezza, ma riconosce che nonostante egli sia una brava persona, un bravo maestro, non è ancora in grado di riconoscere pienamente la forza della rinascita.
Manca un elemento: la consapevolezza, unita ad una buona dose di meraviglia, che la rinascita di porta spesso verso nuovi orizzonti tutti da scoprire, che tu non ti aspetti, spesso arroccato ancora nell’uomo vecchio.
Stupende parole di Gesù “il vento soffia dove vuole, non sai dove viene e dove va, eppure ne senti la voce”.
Ascoltiamo in noi i desideri profondi di rinascita, di abbandono dei nostri sepolcri, lasciamoci meravigliare da Dio dei nuovi sentieri che vuole farci percorrere. Spesso chiusi nelle nostre idee passate non ci accorgiamo che Dio ci sta già mostrando nuove strade.
Abbandoniamoci, fidiamoci, permettiamo alla Luce, all’Amore di modellarci come nuovi.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».