#30Aprile2021 – “ETICHETTE E VANGELO NON VANNO D’ACCORDO” – (Giovedì 4a di Pasqua)

A cura di Massimiliano Arena

Una delle frasi più famose del Vangelo “Nessuno è profeta in patria”

La domanda da porsi è perché è così vera questa frase, questa realtà?

Perché c’è sempre questa realtà in cui le persone non sono valorizzate nei propri ambienti?

Voglio trovare la risposta proprio nel Vangelo stesso. Nonostante sentono Gesù parlare bene, con stupore lo riconosco, fanno prevalere il giudizio di sempre: “Non è il figlio del falegname?”

Le etichette spesso vincono sempre, le etichette che non permettono di riconoscere le evoluzioni delle persone, i loro cambiamenti, scoprire oltre ciò che appare.

Per questo spesso anche se qualcuno cambia, assume un valore più ampio, non viene poi riconosciuto.

Successe a Gesù stesso.

Ecco il testo del Vangelo

Mt 13,54-58 In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi

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