#12Maggio2021 – CONDURRE ALLA VERITA’ CON CARITA’ – (Mercoledì 6a di Pasqua)

A cura di Massimiliano Arena

La verità è prioritaria nel Vangelo, ma essa non può mai essere detta, attuata senza la carità.

Profonda e tenera l’affermazione di Gesù sull’avere ancora molte cose da dire, forse anche ammonizioni, sottolineature, verità profondo, ma rispettare l’umanità di chi ha di fronte. Quel “non siete capaci di portarne il peso”, ha il sapore di un’attenzione profonda all’umanità dei discepoli.

Ieri aveva parlato del Consolatore, di Colui che attraverso questo atto profondo che dice la natura di Dio porterà alla conoscenza della verità ed anche degli errori.

Oggi lo chiama “Spirito di Verità”. Si lo Spirito Santo è Verità. Per amore del Vangelo non si può mai non rendere palese la Verità delle cose, guardare nelle azioni, chiamare cose belle e cose brutte per nome, chiamare anche i peccati per nome…ma mai è possibile schiacciare le persone sotto il peso della Verità.

Pensiamo a come spesso siamo soliti dire la Verità sulle cose alle persone. Quanti errori compiamo.

Spesso diciamo verità per mettere in cattiva luce. Spesso diciamo verità per liberarci di alcune cose.

Spesso diciamo verità accusando, creando muri, senza accompagnare amorevolmente la persona a comprendere.

Capita spesso anche nella vita, o nella pastorale, di far sentire il peso delle cose alle persone senza preoccuparsi degli aspetti umani.

Alla Verità, bella o brutta, la Verità che sottolinea cose belle o meno belle, si accompagna con carità, avendo il coraggio di prendersi cura delle persone. Questo vale specialmente per chi ha un ruolo educativo.

Non sappiamo mai cosa può rielaborare un cuore, la persona è sempre al centro di tutto, prima di tutto.

Gesù ha rispettato il peso dell’umanità.

Ecco il testo del Vangelo

Giovanni 16, 12-15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

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