#13Maggio2021 – TEMPO: TRA ATTESA E FEDELTA’ – (Giovedì 6a di Pasqua)

A cura di Massimiliano Arena

Una frase torna continua nel testo di oggi: “Un poco e non mi vedrete, un poco ancora e non mi vedrete”. Cosa significa davvero, come leggerla?

E’ possibile capirne il significato alla luce della frase finale del Vangelo che da senso, forza e respiro di speranza al tutto: “Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia”.

Ci sono due immagini bellissime per spiegare tutto questo: la collocazione provvisoria del crocifisso di don Tonino Bello e l’immagine del parto di una donna in gravidanza.

Collocazione provvisoria la chiamava don Tonino Bello la Croce con un simpatico episodio di un ritrovamento e di una collocazione in una sagrestia di Molfetta. Casualità che svelo un concetto teologico profondo: la Croce è collocazione provvisoria, un momento di dolore momentanea, una sorta di attesa necessaria per la Resurrezione.

Immagine stupenda anche quella della donna partoriente che vedremo meglio nel Vangelo di domani.

Restiamo sull’attesa della gioia.

La gioia cristiana è sempre una sofferenza maturata, sempre una capacità di rielaborazione di un passaggio della croce, di un esodo, di una uscita da se stessi che chiede un cambiamento. Una perdita che porta a maturazione di novità.

E’ e resta una profonda verità ed essenza della vita. Cristo può sempre dare un senso di lettura alla vita, può sempre essere presenta in essa, dare risposta alle domande, indicazione agli smarrimento rileggendo il tutto con i criteri di Passione, Resurrezione, dono dello Spirito Santo.

Passione per il tempo di attesa, sofferenza, smarrimento.

Resurrezione per aver compreso, per essere arrivati ad un novità inattesa, nuova, non compresa fino a quel momento.

Dono dello Spirito di Verità e Consolazione che aiuta a rileggere e ridare senso.

Ecco il testo del Vangelo

Giovanni 16, 16-20

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia»

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