#15Giugno2021 – IL FRATELLO NON PROPRIO SIMPATICO – (Martedì 11ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Qui puoi ascoltare il commento audio
Di seguito il commento scritto
Ieri parlavamo di capacità di rispondere al male col bene, non per passare per fessi ma per essere intelligenti, vivere come ci chiede Cristo, con uno stile rivoluzionario.
Nel testo di oggi sentiamo l’invito di Gesù ad una precisa azione: aprire il cuore anche ai nemici, coloro che non sono proprio vicini, uniti, per visione di cose, condivisione di cose, per bene da condividere e costruire insieme.
Il nemico è il fratello inopportuno come spesso la tradizione cristiana lo definisce, colui che proprio non sopportiamo per il male fatto o che diffonde, colui che per divertimento o per dolore, frustrazione investe energie nel distruggere gli altri.
Gesù ci chiede di amare questi fratelli. Ma cosa significa amare? Correre ad abbracciare, accogliere, farsi mettere continuamente sotto i piedi?
Ma ancor prima è necessario chiedersi perchè farlo? Perchè fare questo immane sforzo?
Amare i nemici, gli inopportuni, coloro che si dedicano a diffondere del male spesso non è necessariamente avviarne una relazione. La stessa preghiera unita alla non risposta col male di cui parlavamo ieri è già atto di amore.
Il motivo possiamo trovarlo in quel “affinchè siate figli del Padre vostro”. Si da figli dello stesso Padre guardiamo gli altri tutti come fratelli e sentire gli altri fratelli significa ammettere che siamo uguali, cioè limitati e fragili allo stesso modo. Amo, non reagisco col male, prego per il fratello inopportuno, perchè ciò che fa è frutto della sua fragilità, che anche io forse alcune volte ho vissuto o potrò vivere. La fragilità ci accomuna e ci può aprire ad un migliore amore fraterno.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».