#06Luglio2021 PROFETIZZARE È PARLARE CONTRO LE INGIUSTIZIE (Martedì 14ma Tempo Ordinario)
A cura di Massimiliano Arena
Gesù opera una guarigione. Potremmo dire, come abbiamo già spesso detto e come emerge spesso dal Vangelo, che la priorità di Gesù è guarire.
Nella Bibbia, lo ricordiamo, la malattia fisica è sempre simbolo di malessere spirituale, psicologico, sociale.
Gesù ha compassione, soffre con (questo significa), con chi è “come pecore senza pastore” e li guarisce.
Gesù soffre con noi che spesso ci sentiamo smarriti e senza guida, senza punti di riferimento.
Quanta gente soffre per ingiustizie, quante mancanze, privazioni ci sono nella società oggi per ingiustizie.
Compito di noi cristiani non è mai scendere a compromesso, ma parlare, denunciare, agire contro ogni ingiustizia.
La Dottrina Sociale della Chiesa invita alla denuncia, mai violenta e offensiva, ma con verità e capacità di costruzione.
Colpisce che Gesù dica che ci vogliono molti operai.
Colpisce che uno dei guariti da muto inizia a parlare.
Essere cristiani è farsi guarire da Cristo per poi essere voce di amore verso di fratelli, essere voce verso le ferite, essere voce contro ingiustizie.
Ecco il testo del Vangelo
Mt 9,32-38 In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!