#15Luglio2021 – IL DONO DEL RIPOSO – (Giovedì 15ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena

Non è un elogio alle ferie, che pur servono e sono necessarie, come sacrosanto diritto, ma un piccolo approfondimento sul fare le cose in Dio, che automaticamente diventano riposo.

Dobbiamo ammetterlo, come uomini, spesso siamo portati a fare le cose con infinito disordine e confusione, senza porre giusto criteri nelle cose e questo ci porta a vivere sempre infinite ansie.

Gesù propone di riposare in Lui, dal nostro essere stanchi e oppressi da meccanismi che noi stessi creiamo, spesso subiamo da creazioni e mancanze di altri.

Ma ci chiede anche di imparare un suo atteggiamento l’umiltà e la mitezza di cuore, che non è fessitudine.

Umiltà non è lasciarsi scivolare ogni cosa senza reagire ed essere inermi, ma parlare con verità partendo da una analisi personale, del proprio “humus”, del proprio terremo, delle proprie fragilità, colpe, valutare se vi sono colpe personali prima di poter parlare agli altri con verità e facendo valere la verità.

Essa, la verità, fa poi fatta valere con la mitezza di cuore, cioè senza rabbia, con un cuore capace di saper mitigare, miscelare le pulsioni, i sentimenti, le rabbie, per far emergere le cose nella pace.

Ecco il testo del Vangelo

Mt 11,28-30

In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

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