#16Luglio2021 – L’ALTRO E’ UN PEZZO DI DIO – (Venerdì 15ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena

Per Gesù la Misericordia viene prima della Legge

Gesù oggettivamente, per le tradizioni ebraiche dell’epoca, compie qualcosa di fortemente scandaloso: dare da mangiare le offerte del tempio in giorno di sabato. Lo scandalo dello scandalo.

In ogni tradizione, cultura, impostazione religiosa, ci sono delle cose che noi consideriamo fortemente scandalo e con le quali spesso poniamo sulle spalle dei fratelli potenti fardelli di giudizio che distruggono.

Gesù usa una espressione: “Misericordia io voglio, non sacrificio”.

Cosa era il sacrificio? Vari sacrifici erano presenti. Si sacrificavano animali pensando che attraverso essi si espiavano i peccati, senza impegno personale di miglioramento. Si sacrificavano vite, esigenze, sentimenti di persone in nome di un doveroso rispetto della legge di Mosè.

Gesù propone la Misericordia che rimette al centro la persona. Gesù propone il tornare ad un cuore “misero” cioè libero da ogni orpello, capace di accogliere l’altro nella sua natura, nella sua esistenza, con i suoi limiti, paure. Amare l’altro ascoltando il cuore dell’altro, perchè chiunque è un pezzo di Dio che si fa dono a me, anche nel più grande peccatore. Accompagnare l’altro con cuore libero e carico di amore chiedendoci sempre se abbiamo fatto ciò che avrebbe fatto scritto.

Ecco il testo del Vangelo

Mt 12,1-8

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato».

Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

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