#19Luglio2021 – TESTE DURE – (Lunedì 16ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena

Gesù parla di segni che si cercano per credere. si cercavano ieri, si cercano oggi, poichè spesso non si vede l’unico vero grande segno che è Cristo, sulla Croce.

Ma non è solo questione intellettuale di Fede, ma si tratta di credere con la vita, cioè aderire ad un progetto nuovo, diverso, rivoluzionario di vedere le cose.

Il segno di Cristo che è più di Giona e di Salomone è Cristo, Lui sulla Croce trono di Amore, Lui nella Passione espressione piena di coraggio e giustizia, Lui nella Resurrezione ultima parola di Speranza contro la disperazione del mondo.

Giona è stato tre notti e tre giorni nella pancia della balena ed è uscito illeso per continuare la sua missione. Cristo è più di Giona, che ne era solo simbolo precursore, Cristo è stato 3 giorni nel sepolcro e la Morte non ha vinto su di Lui.

Salomone era ricercato per la Sua Sapienza, Cristo lo è di più perchè è nuova Sapienza, nuova Luce, nuova Verità per leggere l’uomo ed il mondo.

Eppure noi cerchiamo continui segni, simboli, non solo per credere, ma sopratutto per rendere viva questa fede.

Cerchiamo sempre segni e stimoli per iniziare a vivere secondo la rivoluzione dell’Amore, impostare le nostre relazioni, il nostro essere, le nostre azioni secondo l’opera dell’Amore.

Si cercano sempre stimoli sensazionali alcune volte per credere. Pensiamo a quanto spesso si necessita di Santuari, luoghi mistici. Si necessari, ma in Cristo c’è già tutto, possono esserne lo strumento.

Si cercano spesso azioni straordinarie per capire che è il tempo di vivere l’opera di amore, dimenticando che Cristo, segno di Amore più grande, per 30 anni ha vissuto in silenzio la vita quotidiana ed ordinaria.

Ripuntiamo lo sguardo su Cristo, ricalcoliamo tutto in Lui, riequilibriamo tutto in Lui.

Ecco il testo del Vangelo

Mt 12,38-42

In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno,
se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

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