#26Luglio2021 – LA POTENZA DELLE COSE PICCOLE – (Lunedì 17ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Il vero miracolo è la condivisione dicevano in questa Domenica, tutta la potenza del Cristianesimo, tutta la salvezza dell’uomo di oggi e della società di oggi, è racchiusa nel miracolo della condivisione.
IL Vangelo di oggi, questa sezione del Vangelo di Matteo che iniziamo a leggere, ci parla della potenza del Regno di Dio, ed in particolare oggi ci indica come questa potenza trova maggiore potenza nella piccolezza.
Un granello di senapa, pochi grammi di lievito in kg di farina, sono poca cosa eppure nascondono immensa potenza e utilità.
Il granello di senapa, più piccolo seme esistente forse, produce un albero enorme, che fa molta ombra, dona riposo, riparo, ristoro nel calore estivo, ed a sua volta produce migliaia di altri semi.
Il lievito è in quantità minuscole in confronto alla farina ma senza di esso il risultato non sarebbe lo stesso, il sapore non sarebbe lo stesso.
Il Regno di Dio è cosi, va scoperto nelle cose piccole da vivere, valorizzare, perchè poi possano donare frutti, cambiare il sapore della storia, essere forza, rifugio, riparo per il cuore dell’uomo.
Ma cosa è il Regno di Dio? E’ la presenza di Dio nel mondo. Cristo stesso è il Regno di Dio, Lui è il Regno in crescita. Noi siamo il Regno di Dio quando decidiamo di vivere spandendo la potenza di Cristo.
Come? Guardando le cose come le vedrebbe Dio. Poniamo questa domanda: cosa farebbe Cristo nelle situazioni? Come le guarderebbe? Proviamo ad usare lo sguardo piccolo ed umile di Cristo sulle cose. Allora il mondo sarà un nuovo Regno, piccolo, almeno dal mio piccolo punto di vista, che può già bastare.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».