#30Luglio2021 – VANGELO SCOMODO DAL PIANEROTTOLO – (Venerdì 17ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Cercare di vivere ascoltando e mettendo in pratica il Vangelo è ciò che ci siamo auspicati. Ma non è sempre facile, proprio a partire dalle situazioni più vicine, più familiari, dal pianerottolo di casa.
Colpisce sempre in questo testo quel particolare di Gesù che torna a casa, tra la sua gente.
Poteva essere il luogo della sicurezza, degli affetti per Lui, invece è il luogo dell’ostilità quasi.
In un altro passo Egli stesso dirà che “i suoi”, addirittura “sua madre e i suoi fratelli” sono solo coloro che mettono in pratica la Parola.
Condividiamo spesso questa esperienza di Gesù, di essere non compresi e valorizzati propri da quelli più vicini a noi.
Scegliere con coraggio, nella rivoluzione del Vangelo, imparando a confrontare la vita nell’ascolto della Parola, ci siamo detti nei giorni scorsi.
Ma questo spesso va a scontrarsi proprio nei posti più comuni della nostra vita, quando cerchiamo di applicare ciò, mettere in atto una visione secondo il Vangelo non trova accoglienza, o trova mille ostilità che diventano tentazioni, proprio a partire dalla mura di casa, dal pianerottolo, dalle relazioni più prossime, dal luogo di lavoro.
Gesù resta non scappa e dona la vita fino alla fine in quella patria che non lo riconosce come profeta.
Impariamo da Gesù ad essere Vangelo, buona notizia, a partire da casa, dal pianerottolo, dalle relazioni più prossime, anche se non compresi.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.