#04Agosto2021 – RIPARTIRE DALLA FRAGILITA’ – (Mercoledì 18ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Sembra quasi strano Gesù all’inizio, sembra snobbare il desiderio di guarigione e perdono di questa donna, non sembra quasi Lui il Misericordioso, ma poi apre tutto il Suo meraviglioso cuore.
La donna Cananea, non il massimo della perfezione, perchè visti sempre come dediti alle feste, ai baccanali, alle perdite di tempo. Popolo superficiale e pagano. Chiede perdono, cerca il perdono di Cristo per la malattia, il male, che tiene prigioniera la sua bambina.
Sappiamo bene come nell’Antico Testamento la malattia indica un male fatto ed una punizione ricevuta. Occorre un atto di liberazione.
In fondo anche noi spesso portiamo il peso, lo strascico, il senso di colpa deleterio e distruttivo dei nostri mali, delle azioni non buone, malate, fatte.
Gesù sembra inizialmente non interessarsi alla questione. Ma forse, da innamorato dell’uomo, vuole sentire e misurare quanto amore e quanto pentimento c’è nel cuore di questa donna.
Vuole sentire l’umiltà, se si sta accostando con cuore umile. Forse il peccato di questa donna veniva da una mancanza di umiltà, da un potere esercitato male. Gesù necessita di metterla alla prova sull’umiltà.
E lei risponde bene, si abbassa fino a presentarsi come meno meritevole dei cani.
Tutti siamo fragili, chi più chi meno. La rinascita parte quando ne prendi consapevolezza e ti apri a Cristo sentendo che la tua fragilità ha bisogno della sua carezza di amore.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.