#09Agosto2021 – AMORE E DOMANDE – (Lunedì 19ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Ieri abbiamo parlato di Cristo che si fa cibo, pane di vita, che ci porta alle domande profonde sulla vita. Questa è stata la vita di Santa Teresa della Croce, la filosofa e mistica Edit Stein
Il testo del Vangelo di oggi ci porta a riflettere sulla capacità di stare sempre pronti, vegliare, essere svegli, per essere capaci di affrontare eventi e momenti, in primis la venuta di Cristo.
Cristo è venuto nella storia e gli uomini non si sono accorti di Lui, o meglio non lo hanno accolto, ci ricorda Giovanni nel Vangelo.
Cristo verrà alla fine dei tempi dove ci giudicherà sul come abbiamo vissuto la vita, nella profondità della Sapienza e dell’Amore da Lui insegnati. E forse ci troverà in tanti impreprarati.
Cristo viene ogni giorno e ci trova impreparati a saperlo accogliere negli eventi, belli e brutti, negli incontri, volti storie, positive e negative che incontriamo.
Occorre avere il giusto olio nelle lampade, che non può essere prestato da altri. L’olio giusto è la Fede.
La filosofa e mistica Edit Stein aveva compreso la necessità di farsi le domande in Cristo, far viaggiare la mente nella conoscenza di Cristo, allenando la mente a cercare nei vari aspetti belli e brutti della vita, nei suoi eventi più strani, per ritrovare il senso delle cose.
Farsi le domande in Cristo aiuta a tenere svegli mente e cuore, a vegliare come dice il Vangelo, per poter riconoscere Cristo in ogni sua venuta e presenza e vivere secondo il giusto sapore che Cristo ha voluto dare alla vita.
Spesso siamo portati a non saper leggere le cose, a stare nella confusione, le domande in Cristo ci tengono svegli, ci aiutano a percorrere la giusta strada.
Con una certezza: che non ci stiamo facendo le domande davanti ad un estraneo, davanti ad un maestro filosofo, un maestro di sola e semplice Sapienza, ma davanti al nostro innamorato, questa è la garanzia.
Ecco il testo del vangelo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».