#17Agosto2021 – 𝗔𝗟𝗟𝗘𝗚𝗚𝗘𝗥𝗜𝗥𝗘 𝗜𝗟 𝗖𝗔𝗥𝗜𝗖𝗢 – (Martedì 20ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Per condividere, come dicevano ieri, per essere capaci di accogliere Dio totalmente e diventare amore, donare amore totale in maniera libera, occorre alleggerire il nostro carico.
Gesù usa questa immagine del “cammello per la cruna dell’ago” parlando della difficoltà della ricchezza.
Due precisazioni: Gesù non è contro i ricchi e non si tratta del cammello animale.
il “Kamel” è la corda doppia con cui si legavano le navi o altre cose di grandi dimensioni. Per questa corda grossa, dura e spessa è impossibile passare per la cruna dell’ago dove può passare un filo delicato e sottile.
Chi ha ricchezza è carico di pesi inutili spesso da avere difficoltà a muoversi con agilità nelle vie della vita. Come? Un ricco si muove male?
Si, perchè non parliamo della sola ricchezza economica. Ma ricchi anche di sé stessi, di orgoglio, di convinzioni, di fisime personali. Tutte queste ricchezze, compresa quella economica, rischiano di farci schiavi, di tenerci prigionieri delle loro regole.
Per far più soldi sfruttiamo persone. Per non dire no ad una relazione abbattiamo la nostra dignità. Per non ammettere che ci sia una verità diversa ci chiudiamo nelle nostre convinzioni.
Restiamo schiavi.
Necessitiamo di alleggerire il carico per seguire Dio meglio, far pieno spazio a Lui e diventare piccolo dono di amore ai fratelli.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».