#31Agosto2021 – LASCIATI AMARE, METTI A TACERE IL MALE – (Martedì 22ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Accogliere la buona notizia di Cristo che da Sapienza alle non eliminabili cattive notizie della nostra vita, ci siamo detti ieri. Oggi parliamo del male che si disgrega in noi accogliendo Cristo.
Gesù incontra un indemoniato e mi ha sempre colpito il fatto che usi questa espressione: “Sei venuto a rovinarci!”. Si, il male teme Cristo, davanti a Cristo il male non ha futuro è destinato a disgregrarsi.
Allora sorgono spontanee tre riflessioni su tre versanti:
- Di quale male si parla? Cristo non toglie il male delle negatività della vita, delle scelte fatte o subite, ma può toglierci il desiderio di fare del male, accogliere la sua buona notizia davvero porterà il nostro cuore a far luce sulla vita, sulle scelte, sulle azioni, su ciò che riteniamo buono e non lo è o sul contrario.
- Se questo non avviene, cioè non riusciamo ad interrogarci seriamente e fare discernimento, non sentiamo che Cristo ci sta “rovinando”, cioè ci sta mettendo in crisi, allora forse non lo stiamo accogliendo davvero. Non si accoglie Cristo e si resta comodi in se stessi, arroccati.
- Cristo vuole liberarci anche e soprattutto dell’eco del male, dal senso di colpa, dal sentirci schiavi del male fatto o subito. Il senso di colpa ci rovina negativamente, Cristo ci “rovina” perchè ci mette in crisi per spingerci a cambiare migliorare, non affossarci.
Lasciamoci amare, accogliamolo come amore nella nostra vita, cosi metteremo a tacere in noi, piano piano, ogni forma di male.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.