#02Settembre2021 – SCOMMETERSI NELLA PAROLA – (Giovedì 22ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Si tratta di una scommessa, su questo si regge il Vangelo di oggi, una scommessa su noi stessi.
Immaginate dei pescatori esperti, in quel lavoro da una vita, che non pescano nulla: che immensa frustrazione.
Hanno “faticato” dice Pietro senza prendere nulla. Doveva essere anche un bel pò arrabbiato e di certo non tirava aria di stare a sentire Gesù.
Eppure Pietro lo fa, sta li proprio ad ascoltarlo, anzi sottolinea ciò dice “Sulla Tua Parola getterò le reti”.
Le nostre frustrazioni sono spesso generate da nostre parole, dalle parole di chi ci sta intorno, delle persone che conosciamo, della società.
Tutto spesso può generarci frustrazione sui nostri fallimenti.
Il dolore per ciò su cui abbiamo fallito, il dolore per il peso dei nostri peccati.
Il dolore sul male subito per i fallimenti e i peccati altrui.
Sembra non esserci più motivo o forza di vita. Gesù invece dice vai ancora a pescare. La Sua Parola non ci biasima, non ci da false consolazione. Ci dice rimettiti al lavoro, forza.
Ma con una diversità, non sulle nostre parole umane, sui nostri peccati o sul male subito, che può solo farci annegare nelle acque, disperati, ma sulla Sua Parola, che mette ordine, pace, dona visioni nuove.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.