#21Settembre2021 – SE LO SGUARDO NON GIUDICA SI FANNO MIRACOLI – (San Matteo Apostolo)

A cura di Massimiliano Arena
Un peccatore antipatico e da tutti giudicato, questo era San Matteo.
Non era certamente un simpatico al popolo ebraico il caro Levi, il nostro Matteo divenuto Santo.
Faceva un mestiere poco bello per chi capitava sotto le sue mani, messo sotto torchio a dover pagare ingiustamente ciò che si lavorava con fatica. E forse Levi ci provava anche gusto a farlo. Per questo era definito un pubblico peccatore.
Otteneva ciò che voleva con la forza, con la coercizione. Forse alla vista di tanti non c’era salvezza per quell’uomo, ma non per Lui, non per Cristo, per il Maestro, per Colui che è venuto ad amare per salvare.
Gesù lo guarda e quello sguardo non è come gli altri, non è giudicante, non è li per scavare nelle sue colpe con sdegno, ma per amarlo, per scavare e cercare ancora il buono in lui e valorizzarlo.
Gesù è venuto per i malati non per i sani. Non ci servono comunità di perfettini, ma di peccatori pentiti ed amati capaci di amare gli altri.
Lasciamoci guardare da Cristo cosi nel nostro peccato, sentiamo di valere ancora ai suoi occhi.
Abbiamo cosi da imparare da Lui a guardare con sguardo liberante gli altri e le loro fragilità.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».