#23Settembre2021 – CERCARE, VEDERE, CAPIRE – (Giovedì 25ma Tempo Ordinario)

A cura di Massimiliano Arena
Erode pensa di aver eliminato il problema uccidendo Giovanni, ma la presenza di Gesù lo sconvolge nuovamente
Erode aveva fatto arrestare Giovanni e nei giochi tra Erodiade e sua figlia l’aveva fatto decapitare. Credeva di aver espresso il suo potere e averlo messo a tacere, eliminato il problema. Ora il dominio era tutto suo.
Siamo anche noi spesso cosi, crediamo di sistemare le cose secondo i nostri poteri e piani ma se ci apriamo poco poco allo stupore di Dio scopriamo che si può fare sempre più e sempre oltre.
Erode è sconvolto, c’è ancora un profeta in giro ad annunciare, c’è Gesù, crede sia Giovanni risorto, non capisce. Ma il vangelo usa un verbo particolare, bello. Dice “cercava di vederlo”. Il vedere nella Bibbia equivale ad una ricerca. Si Gesù aveva messo in ricerca anche Erode, lo aveva sconvolto nei suoi poteri e piani programmati. L’esito forse della ricerca non è positivo, ma l’importante è che sia iniziata una ricerca, uno scombussolamento.
Cerchiamo anche noi di vedere Cristo, non crediamo che nelle nostre decisioni, atti, azioni, scelte siamo sempre arrivati alla cosa definitiva. Lasciamoci sconvolgere e mettere in gioco, in ricerca. Cerchiamo Cristo, vediamo Cristo, cerchiamo di capire Cristo e capiremo meglio la nostra vita.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.