#15Gennaio2022 – ANCHE I PECCATORI VALGONO ANCORA – (Sabato 1a Tempo Ordinario)

La chiamata di Matteo, di Levi il pubblico peccatore, chiude questa Prima Settimana del Tempo Ordinario in cui abbiamo parlato di guarigioni.
Anche la chiamata di Levi è una guarigione. Ieri abbiamo parlato della Parola che ci apre varchi di speranza. Perdonare, far sentire perdonati, valorizzare i peccatori, riattiva la possibilità di vita nuova.
Gesù chiama Levi, un esattore delle tasse, un pubblico pubblicano perchè per amore di “mammona” del “Dio denaro”, del potere, uccide e sopprime il popolo di Israele, quindi fa un torto a Dio stesso.
Gesù chiama proprio lui e quando tutti si scandalizzano Gesù risponde che è venuto per i peccatori, non avrebbe senso per i sani la sua missione.
Gesù valorizza Matteo, un peccatore, gli riattiva una vita nuova. Sono gli atti di amore, la fiducia, la capacità di valorizzare gli altri, che gli riattiva dentro il desiderio di cambiamento, non il contrario.
Non è possibile pensare di dare solo a chi merita. Un errore spesso fatto anche in ambito ecclesiale.
I peccatori vanno amati, valorizzati, solo cosi si riattiva in loro il desiderio di cambiamento, al contrario potrebbe generarsi sempre frustrazione e distruzione.
Ecco il testo del Vangelo
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».