#05Marzo2022 – RIVEDI LA TUA IMMAGINE CON GLI OCCHI DI DIO – (Sabato dopo le Ceneri)

In Quaresima siamo soliti fare dei ritiri per fare come dei bilanci, revisionarci. Ed è cosi, ma attenti a come lo facciamo. Si deve generare amore e non frustrazione.
Il racconto del Vangelo ci parla della chiamata di Levi, che sarà il meraviglioso Evangelista Matteo.
Un peccatore pubblico, di quelli da cui stare alla larga anche perchè il rischio era subito essere raggirati, assediati dal suo potere di chiedere tasse e chiederne sempre più.
Eppure Gesù passa e lo chiama perchè per lui ha una missione. Inizia la polemica.
Gesù è per i peccatori non per i sani. Levi era un peccatore che era li a quel banco ormai svuotato di sè, immerso nel suo ruolo ma poco felice. Tanto che appena sente uno stimolo differente scatta e cambia vita. Come diceva la prima lettura di ieri “E’ davanti a te il bene e il male”. Matteo ha scelto perchè uno sguardo ha puntato su di lui.
Forse capita anche a te di fare bilanci, guardare a ciò che hai concluso, ai fallimenti e le cose storte accumulate.
I bilanci sono importanti, ma attenti a non farlo con l’occhio solo nostro di spietati giudici di noi stessi, dobbiamo farlo con l’occhio di Cristo. Questa è la differenza della preghiera.
Lasciati accarezzare dallo sguardo di Cristo che vede in ciò che sei e sei stato, compreso il male più assurdo di cui ti vergogni. Lasciati avvolgere come Levi da quello sguardo.
Riscopriti amato e solo così la tua vita potrà poi diventare carezza di amore vero verso altri, potrai attuare la giustizia, il coraggio della giustizia e l’amore coraggioso.
Ecco i testi delle letture
VANGELO – Lc 5,27-32
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».
PRIMA LETTURA – Isaia 58, 9-14
Così dice il Signore:
«Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le rovine antiche,
ricostruirai le fondamenta di trascorse generazioni.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
e restauratore di strade perché siano popolate.
Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerabile il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò montare sulle alture della terra,
ti farò gustare l’eredità di Giacobbe, tuo padre,
perché la bocca del Signore ha parlato».