#03Aprile2022 – I GIUDIZI PESANO COME PIETRE – (5a Domenica di Quaresima/C)

Qui il video commento di approfondimento alle letture del giorno
Di seguito la riflessione scritta
IL CONTESTO
Quinta Domenica di Quaresima, terza di questo percorso sulla Misericordia.
Nella 3a Domenica abbiamo visto la caratteristica di Dio paziente, capace di attendere l’uomo nei suoi tempi, di accompagnare l’uomo con amore nel suo cambiamento.
Nella 4a abbiamo visto Dio che è perdono, capace di accogliere il peccatore che necessita di amore nel suo percorso di pentimento.
In questa Domenica vediamo il pieno volto della Misericordia di Dio, una MIsericordia che avvolge e porta alla Verità di tutti….perchè “Misericordia e Verità si incontreranno”.
ACCERCHIARE PER GIUDICARE
Arriva da Gesù una donna, trovata in pubblico adulterio. Presa con le mani nel sacco, con prove inconfutabile. E’ peccatrice, è accusata, non c’è scampo.
Il testo dice chiaramente che la mettono nel mezzo. La accerchiano per giudicarla e far pesare su di lei il loro giudizio.
In fondo facciamo anche noi cosi spesso, siamo subito pronto ad accerchiare con i nostri giudizi, creare cerchio tra altri per giudicare.
Tutti vorremo per noi atteggiamenti di amore quando facciamo qualcosa di negativo, amore e tenerezza che copra, eppure su di altri diventiamo spietati accusatori e giudici.
Atteggiamento totalmente contrario al Vangelo, nella 3a Domenica di Quaresima nella parabola del fico Gesù accerchia l’albero con pazienza, scava, concima, attende. Un’immagine che dice l’accerchiare il fragile, il peccatore , per amarlo, stargli accanto con pazienza. Qui la donna viene accerchiata per essere giudicata, uccisa. Come spesso accerchiamo noi.
GIUDIZI E PIETRE
Sono pronti a scaricare su di essa le pensanti pietre. Nulla di male o di illegale, lo prevedeva la legge, aveva peccato e tutti potevano ucciderla con la pratica della lapidazione. Oggi non abbiamo ancora questa legge disumana che lanciamo le pesanti pietre dei giudizi che possono ammazzare peggio delle pietre vere.
Accerchiare di giudizi un peccatore è ucciderlo, far cadere su di esso il peso della colpa, accendere frustrazione, senso del limite, senso di inadeguatezza e vergogna. Tutti elementi che non portano alla Resurrezione ma alla morte.
Gesù, che è il Risorto (lo sarà), invita appunto a lasciare le pietre, perchè Lui è per la vita (fatta di perdono e amore) e non per la morte. Lo farà con un gesto particolare.
VERITA’ SVELATA: SIAMO TUTTI PECCATORI
Gesù non dice chiaramente con un imperativo che devono far cadere le pietre, lo fa attraverso una provocazione. Scrive sulla sabbia e poi dice la famosa frase “chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Paradossalmente non vieta, anzi invita a lanciare…ma nessuno lo farà, anzi tutti vanno via lasciando cadere le pietre, poichè quello scrivere sulla sabbia ha sconvolto tutti.
Alcuni esegesi (la maggior parte) dice che Cristo stava scrivendo i peccati dei suoi interlocutori. Come a dire ora svelo i vostri difetti, peccati , cose nascoste.
Spesso attacchiamo il peccato altrui, lo sottolineiamo, per difendere e coprire il nostro.
Cristo che è Verità ci porta a conoscere i nostri peccati, arrivare alla Verità di noi stessi, e ci ama con la Sua Misericordia portandoci a liberarci dal nostro peccato.
“Misericordia e Verità si incontreranno” dice il Salmo, si vanno insieme. La Verità sui nostri peccati non deve portarci alla frustrazione, ma a capire che Dio ci ama, ci perdona, perchè noi possiamo riempire di amore e tenerezza altri come noi, fragili e peccatori.
UNO SGUARDO CHE TI APRE STRADE NUOVE
Se un peccatore è amato si apre per lui la strada della conversione. Il perdono solo attiva la guarigione.
Restano Gesù e la donna, in quello sguardo cuore a cuore parte il percorso di cambiamento della donna.
Finalmente un uomo è solo con lei non per sfruttarla ma per riempirla di amore vero
“va in pace e non peccare più”. Dona pace, la pacifica con se stessa e gli apre la strada pratica per non sbagliare più.
Solo se un peccatore si sente amato, fa pace dentro il suo cuore, non si sente un escluso ed un inutile creatura potrà non peccare più.
Cosi fa Cristo con noi! Così ci chiede di fare con gli altri!
UNO SGUARDO ALLA PRIMA LETTURA – (Clicca qui per leggere il testo Is 43,16-21)
Ci è possibile avviare un percorso di cambiamento perchè Dio lo vuole. Dio lo vuole e può farlo in noi. Egli è Colui che apre strade nuove nel deserto, strade come e dove l’uomo “neanche se ne accorge”. L’uomo deve imparare a guardare i germogli di cambiamento che Dio gli pone.
UNO SGUARDO ALLA SECONDA LETTURA – (Clicca qui per leggere il testo Fil 3,8-14)
Se vogliamo davvero raggiungere la Verità di noi stessi e cambiare, avviare un processo di cambiamento verso il bene, dobbiamo accettare due aspetti: 1) non temere di vedere in noi “spazzatura”, cioè cose che non ci piacciono; 2) Non avere paura di tagliarle e metterle via.
ECCO IL VANGELO
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».