#22Aprile2022 – LA SUA STORIA, LA NOSTRA STORIA – (Venerdì di Pasqua)

Gesù Risorto appare ai discepoli che sono intenti nelle loro faccende, anzi stanno fallendo nelle loro faccende, hanno passato una notte in bianco non riuscendo più bene a fare il loro mestiere di pescatori.

Forse lo stare con Gesù li aveva anche mandati un pò fuori allenamento.

Come loro forse spesso anche noi stiamo li a contare e collezionare fallimenti e delusioni, dolori e tristezze, nella quotidianità. Eppure Gesù spinge a provare ancora, investire ancora, invita a sperare ancora, a desiderare ancora di costruire, vivere.

Avrebbero potuto mandarlo a quel paese di discepoli ma si fidano nonostante siano già sfiniti.

Si fidano perchè capiscono man mano che a parlare è il Risorto e da Lui si può accettare ciò.

Cristo è Risorto è il Cristo che ha sofferto, è morto. Nella sua storia possiamo rileggere la nostra storia, le nostre fatiche, delusioni, tristezze che necessitano di speranza, di energia rinnovata.

Nella storia del Risorto posso rileggere e spronare la mia storia.

Accettano da Lui la sfida a provare ancora, lo riconoscono Risorto, fino a quando Pietro esplode nel dire “Mio Signore”.

Si, solo nel nome del Signore, come ci ricorda l’episodio di Atti, possono avvenire i cambiamenti, ciò che triste e disperato può essere guarito e riletto in ottica della Speranza.

Abbandonati al Cristo Risorto, lasciati rileggere da Lui. Rileggi nella sua storia di Risorto la tua storia.

ECCO I TESTI DEL GIORNO

VANGELO – Gv 21,1-14

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

PRIMA LETTURA – At 4,1-12

In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione dello storpio,] quando sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Li arrestarono e li misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera. Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila.
Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano a famiglie di sommi sacerdoti. Li fecero comparire davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere o in quale nome voi avete fatto questo?».
Allora Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».

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