#13Maggio2022 – STARE NELLA CALMA – (Venerdì 4a di Pasqua)

Oggi siamo spesso in prenda all’ansia davanti alle nostre scelte, questione, progetti. Gesù ci calma e si propone come via.
“Non sia turbato il vostro cuore”. Che bella preoccupazione di Gesù.
In effetti gli esperti di scienze umane oggi ci dicono che l’ansia è la problematica che affligge molti, non solo giovani, davanti alle scelte, all’idea di futuro, a nuovi progetti. Ogni cosa oggi in un mondo liquido ed incerto crea incertezza e paura. La precarietà della vita ci spinge ad avere paura di restare soli ed indifesi.
Stupendo sentire questa presenza di Cristo che dice “non sia turbato il vostro cuore”.
Questo invito alla calma, alla pace, alla non tempesta è accompagnato da una concreta consapevolezza: Cristo è la Via.
Questa via, cioè il percorrere la vita, le scelte, le azioni in Lui significa far verità in noi, una verità che rende migliore la vita.
Per questo Cristo è Via: Verità e Vita.
“Non sappiamo dove andare”, dice Tommaso. E’ vero siamo smarriti. Ma affidarsi a Cristo è prendere un indirizzo, trovare una Via che ci porta appunto alla Verità e diventa Vita.
Ma cosa significa affidarsi nel concreto? Significa come hanno fatto gli Apostoli, provare a chiedersi continuamente se ogni azione, scelta, cosa della vita si stia muovendo a caso o secondo un indirizzo, un percorso, un orientamento preciso, alla luce di ciò che Cristo farebbe.
La prima lettura ci parla degli Apostoli che si fidano del “MA” di Dio, del Dio che nonostante la storia storta degli uomini che hanno uccciso Cristo si fa presente e resuscita.
ECCO I TESTI DEL GIORNO
VANGELO – Gv 14,1-6
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
PRIMA LETTURA – At 13,26-33
In quei giorni, [Paolo, giunto ad Antiòchia di Pisìdia, diceva nella sinagoga:]
«Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata la parola di questa salvezza.
Gli abitanti di Gerusalemme infatti e i loro capi non hanno riconosciuto Gesù e, condannandolo, hanno portato a compimento le voci dei Profeti che si leggono ogni sabato; pur non avendo trovato alcun motivo di condanna a morte, chiesero a Pilato che egli fosse ucciso.
Dopo aver adempiuto tutto quanto era stato scritto di lui, lo deposero dalla croce e lo misero nel sepolcro. Ma Dio lo ha risuscitato dai morti ed egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo.
E noi vi annunciamo che la promessa fatta ai padri si è realizzata, perché Dio l’ha compiuta per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: “Mio figlio sei tu, io oggi ti ho generato”».