#08Giugno2022 – LA GIUSTA LEGGE – (Mercoledì 10a Tempo Ordinario)

Una legge è sempre fondamentale. Da sempre, la storia e l’antropologia, ci tramandano che ogni popolo, in ogni contesto e luogo, ha sempre avuto una legge. Ma la domanda è sulla funzionalità e fruttosità della legge.

Sulla certezza del fatto che una legge ci voglia siamo d’accordo, è naturale cosi. Ma non tutte le leggi sempre portano buono frutto, servono davvero ad educare l’uomo oltre che reprimere situazioni. Non sempre le leggi danno valore pieno alla dignità dell’uomo, spesso lo opprimono.

E’ continua nei Vangeli la discussione tra Gesù ed i Farisei sulla validità o meno della Legge antica Ebraica. Gesù viene visto come un trasgressore perchè pretende di mettere l’amore ed il buon senso dell’amore sopra la legge, cerca di risolvere, a loro detta, le questioni in maniera più semplicista e trasgressiva. Eppure Egli è un Ebreo osservante e rispettoso.

E lo dice con chiarezza di non essere venuto ad abolire ma portare a compimento.

Gesù non vuole essere ne trasgressore ne rivoluzionario, ma vuole portare l’ingrediente mancante alla legge ebraica e che forse è l’ingrediente che manca anche alle nostre leggi: l’amore.

Le leggi che ogni giorno ci diamo, usanze, tradizioni, fisime mentali, imposizioni, moralismi con cui guardiamo gli altri, se non hanno l’elemento dell’amore sono vuoti e fanno più male che bene.

Se le leggi di uno Stato non mettono al centro “l’amore” che si traduce in attenzione all’uomo e alla sua dignità in una visione d’insieme di Bene Comune fanno più male che bene.

Non puoi sottrarti alle leggi di Dio, dello Stato o che tu stesso ti dai, ma non dimenticare se vuoi essere discepolo di Cristo l’elemento dell’Amore, altrimenti resterai tu prigioniero e vittima della tua stessa legge.

ECCO IL TESTO

Mt 5,17-19

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

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