#14Giugno2022 AMA PERCHÉ ANCHE TU PUOI ESSERE NEMICO (Martedì 11a Tempo Ordinario)

Non è cosa semplice cioè che Gesù chiede in questo episodio.
Amare i nemici richiede un esercizio profondo di amore che parte da una consapevolezza divisa in due parti:
1. Io sono amato da Dio in maniera folle
2. Io sono nemico di Dio, cioè non sempre sono in accordo con Lui, non sempre vivo secondo i suoi ragionamenti, eppure Dio mi ama.
Se mi sento un nemico amato posso amare il nemico.
Posso amare chi non la pensa come me, chi non mi fa o non mi ha fatto sempre del bene, guardando oltre l’azione ma guardando la persona, cercando di capire che il male fatto viene da fragilità che tutti possiamo avere.
Amare il nemico non è autolesionismo alla ricerca di male da prendersi.
Se il nemico che mi distrugge,mi fa del male o me l’ha fatto, o che parla male di me, può essere dannoso non è detto che io debba frequentarlo.
Amare il nemico è sopratutto pregare.
Portare nel cuore a Dio una persona che ci ha contrastato, ci ha fatto del male, è liberare il cuore da ogni peso, è liberarlo da tensione e aprirlo a saper usare tenerezza.
Amarci tutti nella profondità dei nostri difetti perché tutti possiamo essere nemici tra noi e di Dio.
Mt 5,43-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».