#15Giugno2022 ESSENZIALITA’ DELL’AMORE (Mercoledì 11a Tempo Ordinario)

Elemosina, preghiera e digiuno. Tre elementi fondamentali dell’essere discepoli nel mondo di oggi. Ma con uno stile particolare.
La fede ebraica era molto caratterizzata dalla popolarità e maestosità con cui svolgeva riti e azioni. La struttura e la “liturgia” delle cose (diciamo coreografia) spesso assumeva più significato del contenuto stesso.
Così appariva agli esterni, certamente chi la viveva ci metteva anche tanto cuore e passione ma non mancano nel vangelo i momenti in cui Gesù sottolinea questa formalità vuota.
Gesù è concreto, il cristianesimo punta alla sostanza.
Elemosina si, anche che ci costa sacrificio, ma senza vantarsene e farne eco. Dal nostro cuore al cuore del fratello per deporre nel cuore di Dio.
Preghiera fatta di sostanza, cioè di relazione, non solo sterile liturgia, che apre ad una vera fraternità verso gli altri.
Digiuno non lesionista, non vuoto e fine a se con vanità, ma aperto a contenermi, sacrificarsi per donare e donarmi al fratello.
ECCO IL TESTO
Mt 6,1-6.16-18)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente, In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».