#24Ottobre2022 AMATI E LIBERATI – (Lunedì 30ma Tempo Ordinario)



“Donna sei liberata dalla tua malattia”, che stupenda voce di Cristo

Tanti anni di malattia, tanti anni di vita nella stessa situazioni, forse abituata. Il testo dice che non riusciva a stare dritta, la sua posizione era storta e scomoda, che gli rendeva strani, lenti i movimenti, la socialità.

Gesù la guarisce, la libera, la rimette dritta. Non ci dice che lei lo chiede, lei è solo li, è lui ha chiamarla e farle questo dono inaspettato.

Ci sono momenti nella vita in cui devi accogliere i doni inaspettati che arrivano, spesso camuffati anche di negatività, che possono donarti la scintilla giusta, lo sprono giusto.

Guardiamoci dentro. Abbiamo situazioni incancrenite, abituate, in cui stiamo da tempo storti, non proprio dritti, che ci impediscono di essere noi stessi, di essere a testa alta, carichi di forza e speranza giusta, di giusta vitalità.

Dobbiamo ascoltarci dentro e cogliere la scintilla di Dio che ci dice “sei liberato/a”.

Dio ti ama….tu ti ami? Se ti ama devi liberarti è non soffocare la voce di liberazione.

Ecco il testo del Vangelo



Lc 13,10-17

In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

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